L’OPSA, e in particolare Casa Madre Teresa di Calcutta, è stata coinvolta quest’anno nel progetto “Musei in Valigia”, proposta del Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova (CAM) incentrata sull’accessibilità allargata, che ha come obiettivo la promozione di nuove modalità di fruizione del patrimonio culturale da parte di chi non può, o non ha la possibilità o la capacità, di recarsi in un museo. Hanno partecipato venti Ospiti del Nucleo San Raffaele, il centro diurno che accoglie persone in una fase di decadimento cognitivo lieve o moderata, e in questo articolo vi raccontiamo la loro esperienza.
Il progetto di accessibilità allargata
Il progetto CAM è stato avviato a maggio 2023, a partire dal lavoro del progetto Università in Carcere, e nel 2024 ha individuato come partner noi dell’Opera della Provvidenza S. Antonio, l’Associazione italiana ciechi e ipovedenti e l’Hospice pediatrico di Padova. Tutte realtà, quindi, che lavorano a fianco della fragilità, e si prendono cura di persone impossibilitate a recarsi in un museo per motivi di salute, economici o altro.
Per OPSA “Musei in Valigia” ha significato lavorare in modo diverso su disabilità e decadimento cognitivo: l’approccio, condotto in modalità multidisciplinare, non è stato quello dello strumento terapeutico per agire sul deficit della persona, ma l’obiettivo è stato invece offrire un’esperienza che contribuisce a migliorare la qualità della sua vita.
Tre incontri col filo dei miti greci
“Musei in Valigia” si è sviluppato in tre incontri esperienziali da maggio a giugno con la partecipazione diretta degli Ospiti, e in un momento di restituzione scientifica il 21 maggio con una tavola rotonda all’Università di Padova. Come tema, si è deciso di lavorare su due miti: Pan e Siringa e Apollo e Dafne. Il trait d’union tra essi è la relazione amorosa e, nel caso di Pan, l’origine degli strumenti musicali.
Nel primo incontro, il 10 maggio, sono stati presentati agli Ospiti del Nucleo San Raffaele i due miti e, oltre alla parte narrativa, essi hanno potuto interagire con alcuni oggetti arrivati a Casa Madre Teresa grazie al CAM, in particolare con un vaso greco che raffigurava entrambi i miti. Del resto, lo slogan dell’iniziativa è “vietato non toccare”, proprio nell’ottica di consentire ai partecipanti di avvicinarsi ancora di più all’arte che già esce dai luoghi convenzionali per incontrare i suoi fruitori.
Costruire insieme un flauto, come nel mito di Pan
Il 17 Maggio si è tenuto il secondo incontro: riprendendo il racconto del mito di Pan e dell’origine della musica, gli Ospiti sono stati coinvolti in una sorta di “viaggio nel tempo” potendo sperimentare come, attraverso l’uso di materiali naturali, si possano produrre dei suoni, proprio come ha fatto l’uomo in antichità con i primissimi strumenti. Gli Ospiti, quindi, hanno costruito insieme al musicoterapista un flauto, ma anche maracas, il bastone della pioggia, tamburi e la cosiddetta “arpa di terra”.
La gita finale a Palazzo Cavalli
Il terzo incontro è stata una visita, il 21 giugno a Palazzo Cavalli, sede dal 2023 del Museo della Natura e dell’Uomo. Palazzo Cavalli è stato scelto come destinazione della gita per due motivi. Il primo per la continuità coi temi degli incontri precedenti: il palazzo, che è una villa Cinquecentesca, è caratterizzato da un ciclo di affreschi che raffigurano anche i miti di Pan e Siringa e Apollo e Dafne. Gli Ospiti del Nucleo San Raffaele hanno così potuto vedere dal vivo le opere che erano state loro mostrate in foto.
Il secondo motivo è stato l’accessibilità piena della visita: essa, infatti, si è svolta al piano terra, dove le sale espositive sono ravvicinate permettendo ai partecipanti di fare spostamenti adatti al loro grado di sopportazione della fatica. Oltre agli affreschi, il percorso ha previsto la visita anche di alcune sezioni naturalistiche del Museo della Natura e dell’Uomo, in una giornata che è stata vissuta dagli Ospiti con gioia, proprio come una gita.
Professionisti OPSA coinvolti dal progetto:
Silvia Ciatto, educatrice
Andrea Melendugno, psicologo clinico e psicoterapeuta a Casa Madre Teresa di Calcutta
Giada Miazzo, educatrice e responsabile di nucleo a Casa Madre Teresa di Calcutta
Simone Ormenese, musicoterapista a Casa Madre Teresa di Calcutta
Un grazie speciale a tutta l’equipe di lavoro degli operatori socio-sanitari coinvolti.
Al progetto “Musei in Valigia” sono dedicati anche degli articoli di approfondimento in uscita nei numeri di luglio/agosto e di settembre della nostra rivista La Provvidenza.