Gli Ospiti con disabilità possono immergersi in un’esperienza sempre nuova, basata sulla stimolazione multisensoriale; questa attività, meglio conosciuta come “Nel Paese delle Meraviglie”, ha il grande vantaggio, di aprire a tutti un nuovo mondo senza muoversi da OPSA, grazie alle fiabe. In questo articolo vi raccontiamo di più su come nasce e funziona questo laboratorio.
Disabilità e stimolazione multisensoriale: come funziona?
“Nel Paese delle Meraviglie” è un progetto iniziato a ottobre 2021 con l’obiettivo di far partecipare le persone con disabilità complessa ad attività pensate su misura delle loro esigenze e degli obiettivi di cura. Il progetto è diventato un vero e proprio laboratorio che comprende attività basate sulla stimolazione multisensoriale, un approccio che punta al recupero e al mantenimento delle funzioni cognitive perché agisce sui cinque sensi. Tramite l’espediente della fiaba l’educatore interagisce con l’Ospite raccontando una storia e sottolineando i passaggi con suoni, luci, profumi e stimoli tattili specifici, immergendo l’ascoltatore in un’esperienza multisensoriale completa e sempre nuova.
I set per la stimolazione multisensoriale
All’inizio di questo articolo abbiamo specificato che questo laboratorio apre a tutti un nuovo mondo: gli Ospiti con disabilità grazie alla stimolazione multisensoriale vivono e si relazionano in un modo che nelle attività, varie e diversificate che avvengono quotidianamente all’interno dei Nuclei, non avviene.
I set scenici e le fiabe che si raccontano in questo laboratorio sono:
- Cappuccetto Verde di Bruno Munari
- Cappuccetto Rosso raccontato da Beatrix Potter
- Arcobaleno e gli abissi marini di Marcus Pfister
Ogni storia è narrata per 3 volte consecutive e può contenere piccole variazioni decise sul momento, a seconda delle reazioni sensoriali dell’Ospite e delle sue preferenze o curiosità.
Non solo stimolazione multisensoriale: trattare la disabilità con diversi approcci
In questo articolo vi abbiamo raccontato uno degli approcci con i quali contribuiamo a migliorare la qualità della vita delle persone disabili qui in OPSA. Ci sono però molti altri laboratori che vi racconteremo nei prossimi approfondimenti: dall’approccio con la stimolazione basale all’approccio con il metodo Snoezelen sempre per la disabilità, ai laboratori di gruppo come “Il tappeto di fragole”, al gruppo “Quatro ciacoe, uno scarabocio”.
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Professionisti OPSA coinvolti:
Giada Baraldo, educatrice
Tiziana Oneto, educatrice