Francescane Clarisse

La storia della “Congregazione delle Francescane Clarisse” del Kerala (India) inizia nella seconda metà del XIX secolo quando un giovane di nome Thomachan Puthenparampil, figlio di una facoltosa famiglia di Edatthua, ebbe la possibilità di entusiasmarsi per la spiritualità francescana. Seguì la Regola del Terz’Ordine Francescano, che gli era stata fatta conoscere da uno zio sacerdote e iniziò a costituire una fraternità francescana.

Nel 1875 si formò un gruppo di Terziari Francescani anche nella Parrocchia di Pala (Kerala) a cui si unirono alcune pie signore per dedicarsi alla preghiera e alle opere di carità. Alcune di loro sentirono l’ispirazione di condurre una vita comune seguendo lo stile francescano del Terz’Ordine: preghiera, penitenza, e servizio concreto di carità e di assistenza. Il 4 luglio del 1888, il Vescovo Carlo Lavigne, gesuita francese, che allora era il Vicario Apostolico della Diocesi di Kottayam, fece la visita pastorale nella Parrocchia di Pala. In tale occasione esse chiesero al Vescovo di poter realizzare il loro sogno.

La “Congregazione delle Francescane Clarisse” che si costituì allora, fu il compimento del fervoroso desiderio e delle speranze di quel gruppo di donne che da allora si dedicarono alla vita di preghiera e di penitenza e, in particolar modo, alla carità verso i poveri, gli orfani, i malati e gli emarginati. Da allora la Congregazione ha sempre continuato a donare la sua testimonianza e il suo servizio nella Chiesa, allargando la sua presenza fisica e le sue attività. Le religiose sono, attualmente, circa 6.800, in 730 case: 420 in Kerala, 214 in territori missionari soprattutto nel Nord dell’India, ma anche in Europa, in Africa, in America e in Papua Nuova Guinea.

Nel 2004 una comunità di religiose della “Congregazione delle Francescane Clarisse” proveniente dalla provincia di Ernakulam (Kerala - India) ha iniziato a prestare servizio presso l’Opera della Provvidenza S. Antonio e, dal 2006, presso “Casa Madre Teresa di Calcutta”, dopo l’inizio di attività del Centro. Ogni giorno, in collaborazione con le religiose delle altre Congregazioni, assistono e accompagnano con affetto e dedizione gli ospiti delle due strutture.