Francescane Elisabettine
La Congregazione delle “Suore Terziarie Francescane Elisabettine” ebbe inizio per opera della Beata Elisabetta Vendramini il 10 novembre 1828, in una soffitta povera e disadorna, in via degli Sbirri, una zona degradata di Padova.
Il gesto della fondatrice non fu di poco conto: di nobile e distinta famiglia, scelse di inserirsi nel rione più squallido di Padova, povera tra i poveri, per rendere loro possibile il riscatto della povertà e dalla corruzione dilagante e il recupero della loro dignità.
Nel 1831 la Chiesa accolse la professione di fede delle prime sei terziarie, mentre, due anni dopo le prime quindici suore, riunite in Capitolo della Famiglia Terziaria Francescana, elessero la Madre Fondatrice Elisabetta come superiora generale, carica che, fino alla morte, di triennio in triennio le fu confermata.
La spiritualità elisabettina si fonda sulla spiritualità francescana: lo sguardo della suora elisabettina è rivolto a Gesù umanato e crocifisso nell’umiltà della sua incarnazione e nella carità della sua passione. L’esperienza della misericordia del Padre, che segnò definitivamente la vita e la missione della Beata Elisabetta, segna anche la vita e la missione delle sue figlie. Afferrate dalla passione per l’uomo, le Elisabettine si fanno cuore di Dio accanto a chi soffre.
Lo Spirito Santo ha fatto sì che nel 1959 l’Opera della Provvidenza e le Suore Elisabettine si incontrassero e potessero completarsi l’una con l’altra nel dono reciproco. Così l’O.P.S.A. ha trovato delle “madri” per i suoi “figli” e le Elisabettine hanno potuto realizzare ancora una volta il desiderio di portare la misericordia di Dio attraverso relazioni materne e gratuite a chi più ne è bisognoso.
“La carità, figlie mie, sia il vostro distintivo”: fin dalla fondazione dell’Opera della Provvidenza la Congregazione della “Suore Terziarie Francescane Elisabettine” si è dedicata al servizio agli ospiti, servizio quanto mai aderente agli ideali della fondatrice che invitava le sue figlie ad essere “cuore di Dio accanto a chi soffre”.
Qui, all’Opera della Provvidenza, oggi come cinquant’anni fa le Suore Francescane Elisabettine si fanno piccole con i piccoli, si fanno artefici di quel clima umanizzante e familiare che è la caratteristica fondamentale della Casa. Ecco qui allora la vera ricchezza: accanto alla professionalità, una serenità interiore che deriva dall’aver trovato l’Amore, la certezza di uno scopo nella vita, la vera gioia e la pace interiore.