Ricorre questo sabato 21 settembre 2024 la giornata mondiale dell’Alzheimer, che quest’anno si concentra sul tema della stigmatizzazione e sulla disinformazione che ancora oggi circondano il tema della demenza. Un’occasione per l’OPSA per fare il punto della situazione: che cosa è stato fatto e come ci stiamo impegnando?
La demenza, in tutte le sue forme, è una malattia caratterizzata da un declino progressivo delle capacità cognitive e delle autonomie. Questo fa sì che i bisogni delle persone con questa malattia cambino con l’avanzare della gravità, spesso in modo anche repentino e radicale. In questo caso, è l’ambiente che deve adattarsi alle condizioni della persona.
Casa Madre Teresa: adattamento e accoglienza
Il centro polifunzionale di Casa Madre Teresa di Calcutta nasce proprio con l’obiettivo di accogliere persone in altrettanto diverse fasi della malattia: il centro diurno San Raffaele è dedicato alle persone nelle fasi iniziali della malattia ed è impostato su livelli di stimolazione cognitiva, relazionale ed ambientale molto elevati, perché più ampie sono in questa fase le possibilità di recupero; il centro diurno San Camillo è rivolto invece agli Ospiti che stanno affrontando la fase successiva della malattia, legata a disturbi del comportamento a loro volta causati da alterazioni date dalla demenza.
Casa Madre Teresa comprende inoltre un centro servizi residenziale per le persone che, pur in fase non ancora avanzata della malattia, non possono più essere seguite a casa e vengono quindi accolte nei nuclei residenziali, dove continuano il percorso di stimolazione cognitiva, relazionale e ambientale e trovano in più sostegno nello svolgimento delle attività quotidiane.
Questa struttura riflette l’approccio dell’OPSA nella gestione della demenza, approccio che si basa su due perni: da un lato la persona, sempre al centro, nello studio e nel monitoraggio delle sue esigenze e nella relazione con il proprio ambiente di vita che cambia, adattandosi all’avanzare della demenza; dall’altro un metodo di lavoro che si basa sull’équipe e sull’approccio multidisciplinare, perché è solo attraverso la collaborazione di medici, assistenti sociali, psicologi, coordinatori di Nucleo, operatori socio sanitari, infermieri, educatori e riabilitatori che è possibile accompagnare con la massima cura l’Ospite e la sua famiglia in questo percorso. Una scelta per molti efficace, guardando ai dati: le presenze nel 2023 sono state di 12.055 giornate nelle accoglienze residenziali e 8.938 nei centri diurni.
Contro la demenza: impegno, formazione, collaborazione
L’approccio multidisciplinare che caratterizza il lavoro dei professionisti all’OPSA si riflette anche nella loro formazione. Non è infatti raro che diversi professionisti partecipino a convegni e approfondimenti. L’ultimo convegno è stato lo scorso 17 settembre, in una sessione organizzata dalla Regione Veneto dal titolo “Il coinvolgimento delle persone con disturbo neurocognitivo nel Change Management”. Questa formazione ha visto per la prima volta in assoluto protagonisti alcuni pazienti che sono in diverse fasi specifiche del proprio disturbo neurocognitivo, e che hanno parlato di demenza avanzando in prima persona delle richieste rispetto ai loro bisogni, aspettative e anche paure, per sé stessi e per i loro cari. Un approccio davvero importante, che ha fatto respirare aria di futuro, come testimonia la Carta dei Servizi che hanno contribuito a realizzare e l’impegno della nostra Regione ad un livello più ampio, a partire dalla mappa per le demenze che orienta pazienti, familiari e professionisti, per chiudere con i tanti eventi del territorio che puntano a sensibilizzare sul tema. Ancora una volta, la persona al centro ed il più autonoma possibile: torna il modus operandi che già caratterizza il lavoro interno all’OPSA, che ben si deve raccordare in relazione con il territorio.
28 settembre: Rubano, città amica delle persone con demenza
L’abbiamo già anticipato negli eventi di settembre e ve lo raccontiamo meglio qui: il prossimo sabato 28 settembre sarà una giornata importante per l’OPSA e per Rubano, visto che verrà presentato il progetto “Rubano, città amica delle persone con demenza” che coinvolge il Comune di Rubano, in adesione al progetto di Alzheimer Uniti Italia. L’obiettivo è collaborare con Ulss 6 Euganea ed enti e fondazioni che lavorano sulla prevenzione, cura e sostegno alle persone affette da demenza e ai loro familiari. Si comincia con un incontro aperto alla cittadinanza, che comprende una serie di interventi e testimonianze; ai saluti istituzionali ci sarà anche il nostro direttore generale don Roberto Ravazzolo.