“Im-perferzioni di qualità” è un gioco di parole significativo, e tali sono gli oggetti realizzati nel laboratorio di rilegatura dell’OPSA. L’origine di questo laboratorio è nata dal desiderio di realizzare qualcosa che fosse interamente creato dagli Ospiti, in tutti i suoi passaggi, valorizzando le capacità di ciascuno. In questo momento il gruppo si sta sbizzarrendo nella realizzazione di un diario. Ne è stato regalato uno anche a Elio di “Elio e le Storie Tese” quando ci è venuto a fare visita!
Come è organizzato il laboratorio di rilegatura
All’interno del gruppo di lavoro ci sono persone che hanno l’attitudine ad essere accurate e diligenti nel pianificare, altre che hanno la passione per il cucito, altre ancora che possiedono estro creativo. È stato dunque fondamentale strutturare il lavoro in modo che gli obiettivi declinati fossero anzitutto migliorare la memoria procedurale, incrementare l’attenzione sul compito, aumentare l’autostima e promuovere il lavoro collaborativo e la socializzazione.
Le fasi di realizzazione del diario sono: la piegatura e il taglio dei fogli, la composizione dei fascicoli e la foratura, la rilegatura ago e filo, la creazione della copertina e l’assemblaggio finale. Per rendere accessibile a tutti l’attività sono stati realizzati degli strumenti di lavoro ad hoc per permettere a ogni Ospite, secondo le proprie caratteristiche, di partecipare attivamente al processo creativo. Questo permette a ciascuno di “sentirsi capace” e di avere un ruolo fondamentale in tutto il processo.
Diari come oggetti unici grazie all’imperfezione
La soddisfazione del proprio lavoro è legata anche alla bellezza del diario come oggetto unico, che parte da comuni fogli di carta bianchi che, grazie al lavoro artigianale, diventano espressione della creatività degli Ospiti che disegnano e colorano le copertine, scelgono gli abbinamenti dei colori e assemblano le diverse parti del diario. Non ce n’è uno uguale all’altro e, soprattutto, ognuno può avere una piccola imperfezione che diventa un pregio: un difetto unico nella copertina, una cucitura non precisa o una pagina non simmetrica ne aumentano il valore.
Come non pensare ai personaggi di Stan Lee: Spiderman, X-Men, i Fantastici Quattro, Hulk, Iron Man, gli Avengers… sono personaggi celebri e conosciuti in tutto il mondo! Il successo di Stan Lee è legato proprio al tema del fallimento, della frustrazione professionale e della volontà di riscattarsi da un’adolescenza travagliata, dove prevalevano la povertà l’emarginazione. Forse proprio questi temi hanno ispirato le battaglie dei suoi supereroi, che dovevano essere persone comuni. Nessun alieno, nessun pianeta diverso dalla Terra. Ogni lettore doveva identificarsi con il personaggio più aderente alla propria personalità o, per essere più precisi, alla propria conflittualità e debolezza. Stan Lee ripeteva spesso “Se non fosse per il suo tallone, oggi Achille sarebbe un perfetto sconosciuto”.
L’imperfezione non esclude la qualità e i nostri diari ne sono una dimostrazione!
Sul laboratorio di rilegatura ci sarà un approfondimento nel prossimo numero de La Provvidenza in uscita a fine maggio.