“Anche la malattia è parte della Vita e per Antonio, da medico e da cattolico, il concetto, certo non semplice, era ben chiaro”.
Questo è uno pensieri che ieri sera il il Presidente della Cei card. Matteo Zuppi ha lasciato alle oltre 400 persone presenti nella grande sala teatro dell’OPSA. L’occasione è stata la presentazione del libro postumo del dott. Antonio Busato di cui il card. ha scritto la prefazione.
Appena giunto in teatro, il card. Zuppi, accompagnato da mons. Ravazzolo, ha incontrato mons. Roberto Bevilacqua e quindi si è portato sul tavolo assieme agli altri relatori. Ha moderato la serata Giorgio Busatto, fratello di Antonio che ha passato di volta in volta la parola alla dott.ssa Luisa Grazian, neuropsichiatra, al direttore della Cappella musicale del Santo, Maestro Valerio Casarin, al parroco della chiesa di San Francesco, Massimo De Franceschi, al direttore dell’OPSA mons. Roberto Ravazzolo per far terminare il toccante excursus sulla figura del dott. Busato al cardinale Matteo Zuppi, amico di famiglia dell’autore.
La serata ha avuto come file rouge l’aspetto professionale e umano del dottore anche, anzi soprattutto, alla luce della malattia che precocemente l’ha sottratto a questa vita.
Ottima serata, ottimi relatori e pubblico attento che ha tributato un grande applauso finale ai relatori ma principalmente, inutile sottolinearlo, alla memoria di Antonio Busato che diversi lustri ha assistito i nostri ospiti, riconoscendo e amando la bellezza dei loro (e nostri) limiti.