LA PROVVIDENZA – APRILE 2022

 

EDITORIALE

Arriva la primavera ad aprire le case, colorare i giardini, vivere nuovi amori. Per i cristiani, la primavera è soprattutto il tempo della Santa Pasqua, bassa o alta che cada, e quindi per prima cosa desideriamo augurare a tutti una buona e serena Pasqua. Come mai questo incipit con gli auguri pasquali, quasi per non perdere l’attimo né trascurare questa solenne festa?

È che, purtroppo, da quasi due mesi il clamore della guerra, le immagini di distruzione, di donne e bambini costretti a fuggire dalle loro case lasciando i mariti e papà a combattere, inevitabilmente hanno occupato, e occupano tuttora, molte delle attenzioni di tutti noi. Siamo passati dal dramma del Covid, che ci ha riguardato direttamente, a una tragedia che, pur in seconda battuta, viene a toccarci e ci toccherà in maniera altrettanto importante. Le nostre attenzioni, da tanto, troppo tempo, inevitabilmente, sono obbligate a incentrarsi su questi due drammi, rischiando di far dimenticare tutto il resto. La Quaresima, per esempio.

Il tempo forte che prepara alla Pasqua, culmine dell’anno liturgico, non ha avuto particolare rilievo nei mass media, nei social, nei canali di comunicazione. Non vuole essere un lamento da bigotti o di chi cerca ad ogni costo veglie e digiuni, ma è la semplice constatazione della totale “scomparsa pubblica” di uno dei tempi salienti della fede cristiana. Chi ricorda l’astinenza al venerdì o i giorni di digiuno? Chi invita a qualche rinuncia per trasformarla in elemosina, in solidarietà verso i poveri?

L’Opera della Provvidenza, senza dimenticare le difficili realtà del mondo, ha sempre la volontà – e spesso anche la possibilità, grazie a Dio – di presentare notizie positive, spunti di crescita e di riflessione che arricchiscono la quotidianità, pur pesante. Possiamo offrire, ad esempio, la bellezza e la straordinarietà di conoscere il “Paese delle Meraviglie”, un progetto pensato e organizzato per gli ospiti con disabilità grave e complessa, frutto di un sodo impegno da parte dell’equipe educativa. E possiamo essere orgogliosi pure del progetto “Esperide”, organizzato attorno ai giardini terapeutici di Casa Madre Teresa, che ha ottenuto il terzo posto all’“Urban Innovation and Entrepreneurship 2021” di Sidney, un evento annuale dove vengono premiate le start-up che propongono progetti innovativi legati all’ambiente e alla rigenerazione urbana.

Ci piace anche, attraverso un articolo postumo di don Egidio Munaron, ricordare che il 12 marzo è stato il trentesimo anniversario della scomparsa del nostro fondatore, il vescovo Girolamo Bortignon, e infine parlare serenamente, in questa grande famiglia che è l’Opera, del 19 marzo, Festa del Papà e data di inizio dell’attività della Casa.

Di nuovo, auguri di una Santa Pasqua: la luce del Risorto illumini i nostri passi verso la pace e la vera fraternità.