La Provvidenza aprile 2024

LA PROVVIDENZA – APRILE 2024

Chi ha partecipato alla Via Crucis Diocesana del mercoledì santo all’OPSA il 27 marzo scorso non poteva non rimanere favorevolmente impressionato dall’attiva partecipazione di oltre duemila giovani. La Pasqua particolarmente “bassa” ha contribuito alla variabilità del tempo e, nel caso specifico, a un mercoledì spiccatamente invernale. Il meteo avverso non ha però scoraggiato i ragazzi nel partire da casa, sotto la pioggia, per partecipare pur con il freddo pungente alla processione. In un periodo storico dove le belle notizie riguardanti il mondo giovanile latitano (o vengono ignorate dai maggiori mass media) non può che rasserenare una così importante presenza a un appuntamento di preghiera in un luogo come l’OPSA dove la fragilità delle persone, invisa lo sappiamo alla società moderna, è evidente. È vero che una rondine non fa primavera, ma non è giusto sottovalutare questi costanti segnali di attenzione e partecipazione a un momento di preghiera in un luogo particolare come l’Opera. Certamente i temi declinati nelle quattro stazioni erano di alto interesse per i giovani: in un tempo contraddistinto da venti di guerra, crisi climatica, difficoltà nello studio e nel lavoro e le incertezze relazionali la proposta di “camminare insieme a Gesù sulla via della Croce per andare oltre la semplice speranza li ha proprio coinvolti. Ebbene, mercoledì sera la “passione di Cristo” era la passione di quei ragazzi. Perché questa Via Crucis non è come tutte le altre; la Via Crucis dell’OPSA fa immergere nella “Parola” che viene letta con tutti i sensi, fa vivere le tappe che portano Cristo alla croce non come un racconto lontano, ma come fatto reale, vicino e vivo, ha raccontato Giacomo, un giovane presente ed entusiasta.

In realtà, tutta la Settimana Santa all’OPSA è stata caratterizzata da una notevole presenza di volontari giornalieri e residenziali che hanno ben contribuito anche a dare intensità e qualità alle celebrazioni di quei giorni. Ha soggiornato all’OPSA, proprio durante il Triduo pasquale, un nutrito gruppo di scout della provincia di Vicenza: il loro coinvolgimento è stato totale. Oltre all’importante servizio di volontariato (già di per sé cosa non da poco) prezioso per la crescita formativa e personale e utile agli Ospiti, hanno cercato di vivere al massimo l’esperienza, non sprecando il tempo loro dato e mettendo entusiasmo in ogni proposta fatta! Anche grazie a loro “la lavanda dei piedi del giovedì, la Via Crucis e la Veglia pasquale a” sono state davvero sentite e partecipate pure dagli Ospiti, risultando anche liturgicamente proprio coinvolgenti.

Stupendo che questi giovani abbiamo afferrato come la figura del Christus patiens che porta la croce possa essere la chiave per poter affrontare il tempo difficile in cui vivono e come, rimboccandosi le maniche e avendo Lui come valore di riferimento, possano affrontare l’oggi incerto e vincere le loro sfide. E così, se anche un piccolo frammento dell’esperienza vissuta nella Settimana Santa, all’OPSA, da questi ragazzi, sedimenterà e darà frutto, realmente l’esperienza dolorosa della Croce si potrà trasformare in una Pasqua di Risurrezione.