LA PROVVIDENZA – GENNAIO 2023

È stato davvero un anno particolare il 2022. Un anno che ha visto ripiombare l’Europa nelle tristi dinamiche della guerra con le inevitabili tragiche ripercussioni a ogni livello, dagli equilibri politici mondiali fino alle emergenze di economia familiare. La tempesta ancora non accenna a placarsi, anche perché si vedono pochissimi timonieri in grado di affrontarla… e tra essi ringraziamo Dio per Papa Francesco e la Chiesa che incessantemente, pubblicamente e in maniera riservata, sono impegnati affinché si approdi all’agognata pace.

Un anno particolare il 2022 lo è stato anche per la nostra Casa. Si è incominciato il 1° gennaio con la grande novità del nuovo Direttore, mons. Roberto Ravazzolo, che fin da subito ha iniziato a prendere visione e quindi confidenza con le tante specificità e sfaccettature di cui l’Opera della Provvidenza si compone, un impegno non da poco.

E poi l’Opsa ha visto l’inizio di molteplici e impegnativi lavori edili per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, interventi che hanno comportato e tuttora comportano una complessa gestione logistica, con grande sforzo da parte di tutti, dagli operatori socio sanitari agli infermieri, a tutte le figure specialistiche, e notevole spirito di adattamento da parte dei nostri Ospiti che, non dimentichiamolo, sono persone assai fragili.

E infine, ma in termini assolutamente differenti, l’anno è stato particolare per due addii, non paragonabili certamente, ma che hanno scosso alquanto la nostra grande famiglia (quale è l’Opera). Il primo pensiero corre all’inimmaginabile quanto repentina e triste dipartita del dottor Antonio Busato, quale umanamente è ancora difficile capacitarsi.

E ai primi di dicembre, dopo circa quattro decenni in cucina al servizio degli ospiti, è arrivato il momento, per una volta è il caso di dire così, della (non agognata) “pensione” di suor Pia. Alla veneranda età di 85 anni – ci scusi suor Pia se l’abbiamo rivelata – di cui 60 di professione religiosa e 40 al servizio costante, giornaliero dei suoi amati Ospiti, è stato giusto darle la possibilità di riposarsi, di “tirare il fiato” come si dice in termini colloquiali. Immaginiamo che non sia stato semplice accogliere questo cambiamento per chi come lei ha in mente solo il bene dei suoi amati “tosi”, tanto da essere in cucina 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, a preparare le pietanze e ricevere col suo modo di fare a volte pittoresco ma sempre amorevole i tanti benefattori della Casa. Eppure, da gran donna qual è, alla nuova chiamata ha risposto semplicemente “sia fatta la volontà del Signore”. Grazie di tutto, suor Pia.

Che il 2023, con la benedizione del Signore, possa essere foriero di bene per tutti, di pace nel mondo, di serenità per ogni cuore, di rinnovato impegno a servire Cristo nei fratelli.