La Provvidenza – Marzo 2021

EDITORIALE

Desideriamo iniziare questo numero ricordando il vescovo mons. Alfredo Magarotto, passato a vita eterna il 26 gennaio scorso. Il vescovo Alfredo, per 25 anni Presidente del Consiglio di Amministrazione della Casa, è stato una presenza discreta, dedita alla preghiera e all’ascolto, un riferimento per noi silenzioso e prezioso: e già manca ai suoi cari, agli ospiti e al personale dell’Opera della Provvidenza. Nelle pagine interne il vescovo mons. Fabio dal Cin, mons. Mario Morellato e don Alessio Magoga ci offrono un ricco e articolato ritratto della sua persona, del quale ci piace anticipare solo una bellissima affermazione che evidenzia la profonda fede e lo stile asciutto che lo contraddistingueva: a chi gli aveva chiesto se avesse nostalgia degli anni passati, quando era più giovane e rivestiva ruoli importanti, rispose liscio e sintetico: “Ho nostalgia del paradiso”.

Il mese di marzo ha, per l’Opera della Provvidenza, un significato particolare: è il mese che, 61anni anni orsono, ha visto l’inizio delle attività a favore delle persone con disabilità (lievi o gravi), persone alle quali alla sofferenza fisica si sommava spesso anche la pena di veder “messa in un angolo” la dignità umana. La diocesi di Padova, con tutta la Chiesa del Triveneto, comprendendo e realizzando l’idea profetica del vescovo Girolamo Bortignon, ha tangibilmente dato origine a una realtà nuova, profetica, facendo maturare una mentalità che ha cambiato l’immagine della persona con disabilità nella società.

I 365 giorni che hanno caratterizzato il 60° anno di attività della nostra Casa sono stati segnati, dal primo all’ultimo, dalla pandemia… e il 61° sembrerebbe continuare sulla falsariga. Nel frattempo, comunque, sono avvenute alcune importanti novità all’Opera della Provvidenza; la più rilevante è sicuramente il fatto che la seconda dose di vaccino è stata somministrata già il 9 febbraio scorso a tutti gli ospiti della Casa e al personale. Ne parliamo diffusamente in due articoli specifici, in quanto per giungere a questo risultato si è ricorsi alla somministrazione del vaccino porta a porta per le persone frequentanti i Centri Diurni di “Casa Madre Teresa” e ciò è stato reso possibile grazie all’impegno, il coordinamento e l’ingegno di molti. Una sfida coraggiosa vinta, una gioia grande l’aver testato, se non proprio aperto, la strada del take away dei vaccini.

Infine è bello segnalare l’inizio di una nuova rubrica tenuta dai componenti del “Comitato Etico per la Cura e la Buona Assistenza della Persona”, un organismo composto da membri interni ed esterni alla Casa e presieduto da mons. Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita. La prima riflessione che andiamo a proporre è del dott. Francesco Jori, editorialista di quotidiani locali che relaziona sui nuovi pericoli insiti in una società che esalta in maniera esasperata la perfezione, non prevede futuro per chi non è al top, si arroga il diritto non alle cure ma alla guarigione: il che rappresenta una differenza sostanziale e mostra una pretesa oltre i limiti della natura umana.

Buona Quaresima verso una Settimana “Santa” e una Pasqua di gioia e risurrezione!