Editoriale
Parafrasando la storica rubrica,“I Santi della Carità”, tenuta da mons. Morellato in questo periodico, potremmo dire che, “tre Santi per la Carità” hanno intrecciato i loro percorsi con l’Opera della Provvidenza vera palestra della carità. Per l’esattezza si tratta di due Santi e un Beato che, a diverso livello, hanno avuto rapporti e parole di stima e affetto per la nostra Casa. Stiamo evidentemente parlando di San Giovanni XXIII, San Giovanni Paolo II e del Beato Giovanni Paolo I, Albino Luciani, salito agli onori degli altari proprio questo 4 settembre 2022.
San Giovanni XXIII, da Patriarca di Venezia, era presente il 23 ottobre del 1956 per benedire la posa della prima pietra di questa Casa. Fu un segnale grande, un segnale importante, dell’impegno della Chiesa nei confronti di un’umanità nascosta, un’umanità a cui fino ad allora anche la dignità di persone era negata. La presenza del Patriarca Roncalli, assieme a quella dei vescovi di tutto il Triveneto, testimonia concretamente e spiritualmente la vicinanza all’idea profetica avuta dal vescovo di Padova mons. Girolamo Bortignon, al termine della sua prima visita pastorale nella grande diocesi patavina.
Il Beato Giovanni Paolo I, pure lui ancora nelle vesti di Patriarca di Venezia, l’11 ottobre del 1970, giunto a Padova per intervenire al Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Cattolici, dedicato alla disabilità infantile, prima di recarsi all’importante appuntamento volle visitare l’Opera della Provvidenza, accompagnato dal Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica, nonché noto medico, Luigi Gedda. Il cardinale Albino Luciani, si soffermò a pregare affianco alla statua del Santo e alle 8.15 celebrò la S. Messa intrattenendosi quindi con gli ospiti.
San Giovanni Paolo II, lui invece proprio in veste di Papa, il 12 settembre del 1982, volle iniziare la visita ufficiale alla città di Padova, partendo dalla nostra Casa. Sono passati quarant’anni ma chi c’era parla ancora con emozione della presenza di Giovanni Paolo II in mezzo ai nostri ospiti, in mezzo ai loro familiari, in mezzo ai medici, agli operatori e ai volontari. Non fu una passerella, fu un segnale importante quello che Carol Wojtyla diede: nella città della grande università, dove i padovani sono notoriamente appellati “gran dottori”, il primo saluto, le prime strette di mano il Papa l’ha voluto dare agli ultimi, agli ammalati che da oltre vent’anni erano ospiti della Casa.
Ci è sembrato bello e giusto ricordare il quarantesimo di questa visita, per noi realmente importante, attraverso un numero quasi interamente dedicato all’evento. Ricordi in prima persona, cronache dei giornali dell’epoca e foto del nostro archivio vanno a formare un corposo inserto utile a riannodare i fili della memoria per i fortunati che erano presenti e a conoscere e apprezzare l’evento per quanti ne hanno solo sentito parlare.
Ecco i “tre Santi per la Carità” ai quali l’Opera della Provvidenza è profondamente legata. Tre Santi quindi che l’OPSA, vera palestra di carità, è orgogliosa di aver incontrato nella sua storia e dai quali invoca benevola intercessione.