La storia

MONS. BORTIGNON

La storia dell’Opera della Provvidenza S. Antonio inizia ufficialmente con un documento del 26 novembre 1955, in cui il vescovo di Padova mons. Girolamo Bortignon dichiara pubblicamente di voler realizzare una casa di accoglienza per le tante persone con gravi disabilità con le quali era venuto a contatto durante la sua prima visita pastorale alle parrocchie della diocesi. Queste persone erano spesso sconosciute anche agli amministratori locali e la loro assistenza gravava esclusivamente sulle loro famiglie.

A condividere il progetto chiama i presidenti delle province e i sindaci dei comuni del Triveneto e incarica del progetto l’ing. Giulio Brunetta. A mons. Francesco Frasson, al quale il 2 luglio 1955 aveva confidato il suo progetto, viene dato l’incarico di occuparsi della realizzazione di quella Casa di cui sarebbe stato il direttore fino al 1995.

POSA PRIMA PIETRA - CARDINAL RONCALLI

Il 23 ottobre 1956 il card. Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, benedice la prima pietra dell’Opera della Provvidenza S. Antonio. 

Il 2 luglio 1959 fanno il loro ingresso all’Opera le prime quattro suore della congregazione delle Terziarie Francescane Elisabettine, istituto fondato a Padova nel 1828 dalla beata Elisabetta Vendramini, che tutt’ora continua a prestare il suo prezioso servizio presso la Casa.

Il 19 marzo 1960 il vescovo di Padova inaugura ufficialmente l’attività dell’Opera della Provvidenza.Nel suo discorso indica la strada che dovranno seguire quanti in essa presteranno servizio:“Ecco allora la mia viva esortazione ai sacerdoti, ai medici, alle suore e a tutti quelli che qui presteranno la loro opera: che portino proprio il senso, il sentimento, il cuore delle loro mamme, in maniera che questa sia davvero una grande famiglia, perché questo è stato l’intento: ridare a questi figlioli, strappati dai disegni di Dio dalle loro case, nuovamente una casa e una famiglia”. 

Negli anni successivi ai primi otto padiglioni vennero progressivamente aggiunti una casa per il personale interno, due altri padiglioni, i primi laboratori occupazionali, l’auditorium e una palestra per le attività ludico sportive. Nel 1980, dopo che erano stati costruiti vari edifici destinati ai servizi generali, vengono inaugurati i nuovi laboratori occupazionali e, qualche anno dopo viene realizzata nel parco dell’Opera una grotta dedicata a Maria Immacolata, riproducente quella di Lourdes. 
Nella seconda metà degli anni Ottanta inizia la complessa opera di ristrutturazione e di adeguamento alle nuove normative di tutta la struttura che si completerà solo nel 2010.

Nel 1993, ad un anno dalla morte del vescovo fondatore avvenuta all’Opera il 12 marzo 1992, viene inaugurata “Casa mons. Girolamo Bortignon” il dodicesimo padiglione dell’Opera, dedicato alla cura e all’assistenza dei sacerdoti anziani non autosufficienti. 
Il 28 giugno 1995 muore, nella “Casa mons. Girolamo Bortignon”, mons. Francesco Frasson, cofondatore e primo direttore dell’Opera della Provvidenza.

CASA MADRE TERESA

Nel 1999 il Consiglio di Amministrazione delibera la donazione alla diocesi di Padova di un appezzamento di terreno, in contiguità della stessa, per la realizzazione di “Casa Madre Teresa di Calcutta”,struttura polifunzionale per l’accoglienza e l’assistenza dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie, da porre come segno di carità a memoria del grande Giubileo della Redenzione dell’anno 2000.

Nel 2002 viene realizzato un ampliamento dell’infermeria che arriva così, ad una capienza complessiva di 96 posti letto.

Nel 2003il Consiglio di Amministrazione dell’Opera, in una visione di accoglienza e di servizio sempre più estesi, accogliendo le istanze provenienti dalle famiglie e dalle associazioni delle persone con disabilità, dagli enti pubblici territoriali e dalle UU.LL.SS., delibera l’utilizzo del poliambulatorio, ubicato al piano terra dell’infermeria, da parte dei disabili esterni alla struttura.

Nel 2004 viene deciso di sostenere l’onere finanziario del “Programma di sviluppo comunitario per persone con disabilità”, organizzato e curato dall’Associazione St. Martin, nei distretti di Nyandaurua e Laikipia Ovest in Kenya.

Nel 2005 la Diocesi di Padova affida all’Opera della Provvidenza la gestione di “Casa Madre Teresa di Calcutta”,struttura per persone affette da malattia di Alzheimer, la cui attività inizierà a partire dal settembre 2006.

Nel 2012 sorge anche Casa San Massimiliano Kolbe per persone anziane sempre affette da malattia di Alzheimer, ma la cui patologia è ad uno stadio avanzato.