madonna di fatima 2024 in Opsa

Maggio mariano all’OPSA: l’icona di Maria accolta nei nuclei e nei centri servizi

Il mese di maggio all’OPSA è caratterizzato dall’accoglienza dell’icona di Maria, madre della Provvidenza, in tutti i nuclei e i centri servizi della nostra Casa. È sempre un momento di festa. Quest’anno lo sarà ancora di più, perché potranno finalmente essere presenti anche familiari e amici, dopo le restrizioni dovute alla necessaria prevenzione del Covid. L’OPSA ha vissuto recentemente un’altra esperienza molto forte legata a Maria, con la Peregrinatio Mariae 2024 di cui abbiamo accolto la prima tappa.

La chiesa dell’OPSA elevata a Santuario mariano

Nella nostra Diocesi di Padova la statua della Madonna di Fatina è stata pellegrina dal 7 al 28 aprile scorso e, come detto, la prima tappa è iniziata proprio qui da noi. Ha sostato, nella nostra Chiesa, per tre giorni vicino all’altare dove, da sempre, ogni giorno esponiamo il Santissimo: è venuta a rinnovarci l’invito rivolto ai servi alle nozze di Cana, secondo la narrazione di Giovanni. Nella situazione imbarazzante in cui era finito il vino, elemento fondamentale per quella festa di nozze, Maria disse ai servi: “Fate quello che vi dirà!”. Queste sono esattamente le parole su cui la Chiesa di Padova si è messa in cammino per vivere fino in fondo il Sinodo e la lettera finale del Vescovo Claudio è proprio intitolata “Ripartiamo da Cana”. Lettera, peraltro, in cui viene annunciato che la nostra Chiesa sarà elevata a Santuario.

L’OPSA è luogo dedicato alle disabilità fisiche e psichiche. Grazie all’iniziativa del Vescovo sarà anche il luogo di accoglienza per le disabilità spirituali, per coloro che hanno perso il senso della fede e sono disorientati, per coloro che anche nella fede non ce la fanno a camminare da soli, per coloro che con umiltà accettano i loro limiti e li fanno diventare la forza e la bellezza della loro vita grazie all’intercessione di Maria.

La Peregrinatio Mariae all’OPSA

Nei giorni nei quali la statua della Madonna di Fatima è stata con noi sono venute moltissime persone a renderle omaggio. La nostra Casa non è separata dalla vita della gente, l’OPSA è parte viva del tessuto sociale e religioso del nostro territorio. Siamo convinti che proprio qui tante persone potranno trovare ristoro nell’acqua che ogni giorno si trasforma in vino e questo vino è la gioia di vivere dei nostri Ospiti.

La sera di lunedì 8 aprile c’è stata la processione aux flambeaux: una scia di luce ha illuminato i sentieri del parco. Maria ci invita ad avere fiducia nell’oggi e nel futuro dei giovani e della Chiesa; esorta a guardare più a Dio, a Gesù, all’agire dello Spirito Santo che a noi stessi ed alle nostre problematiche; consiglia di ritornare ad una vita semplice e genuina; suggerisce di invocare il miracolo della fede, di una fede personale e convinta, scelta di vivere con e come Gesù; chiede di non desiderare di vivere in un altro mondo, ma di vivere in un altro modo, quello degli amici e dei discepoli di Gesù.

Maria, prima pellegrina della fede, ci protegge, ci dona l’esempio, parla di noi al Suo Gesù. Ci aiuta ad essere, meglio e di più, umani e cristiani. Ci è vicina, per accarezzare i nostri cuori, per farci sentire il cielo più amico e più vicino, per regalarci il sorriso di Dio, per portarci Gesù e portarci a Gesù!

Speriamo che la scia di luce non si esaurisca ma continui a riempire di colore la nostra Casa e la vita delle persone che la frequentano.