Se leggete questo articolo, significa che la revisione (in inglese: upgrade) del sito istituzionale dell’OPSA è andata in porto! E che voi state navigando su questa nuova versione del sito!
Era ormai giunto il tempo! La precedente versione era nata nella prima metà degli anni 2000. Un tempo così lungo, per le cose che attengono all’informatica ed ad internet in particolare, è un’”eternità”!
Basti pensare che a quel tempo non erano ancora diffusi gli smartphone: la maggior parte delle persone usava ancora i vecchi cellulari senza navigazione in internet. E Steve Jobs doveva ancora inventare l’Ipad o tablet.
Oggi le statistiche dicono che la navigazione in internet avviene più da smartphone che non da PC, specie in un’utenza giovane.
Quindi anche il sito OPSA andava ammodernato. A dire il vero, più per l’aspetto tecnologico e di design, che non per quello contenutistico. Infatti troverete molti dei vecchi contenuti, ma in una veste grafica più accattivante e con una velocità e duttilità di navigazione molto più performante (è questo l’aggettivo che gli informatici usano in questo caso!).
Il sito finalmente è responsivo (in inglese: responsive). Ovvero è in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo con il quali viene visualizzato (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, web tv), riducendo al minimo la necessità dell’utente di ridimensionare e scorrere i contenuti.
Il design responsivo è un importante elemento dell’accessibilità. Se volete, con un parallelismo con la cultura che si coltiva in OPSA, è in linea con i valori dell’inclusione. Infatti parte dal presupposto che non è l’utente a doversi adattare alle caratteristiche delle pagine web, ma viceversa. Il navigatore internet può essere contrassegnato da mille difficoltà (cognitive, visive, fisiche, e così via). Per questo l’architettura di un sito web deve sapersi adattare alle sue esigenze.
Concludo prevenendo una domanda che molti dei navigatori di questo sito rinnovato sicuramente si porranno. A quando lo sbarco sul mondo social? Mah! Speriamo presto, visto che in quel mondo anche papa Francesco è presente in prima persona con l’account @Pontifex su Twitter e il profilo @Franciscus su Instagram.