Si terrà dal 20 al 23 Giugno 2024 nel Lobo di Santa Giustina in Prato della Valle l’evento OPSA in Prato, patrocinato dal Comune di Padova e realizzato in collaborazione con Mazzucato Group , la Confraternita dei Bigoi al Torcio di Limena e Birra Antoniana, che mette insieme ristorazione, intrattenimento e solidarietà per promuovere una riflessione sull’idea di “im-perfezioni di qualità”, a partire dal cibo.
OPSA in Prato, che si celebra all’interno delle iniziative del Giugno Antoniano, intende valorizzare l’imperfezione e la sostenibilità come contrasto alla cultura dello scarto e dell’emarginazione in un ricco programma di appuntamenti.
OPSA in Prato: scoprite il villaggio gastronomico sostenibile
Tutte le sere dalle 18 alle 23, e sabato e domenica anche a pranzo dalle 11 alle 15, il nostro villaggio gastronomico offrirà un menù di aperitivi e piatti realizzati anche con ingredienti donati da chi ha condiviso questo progetto. Gli esperti volontari della Confraternita dei Bigoi al Torcio di Limena realizzeranno golosi bigoli al torchio, piatto principe del menù, accompagnati da frittura di pesce, verdure di stagione e molto altro proposti da Mazzucato Group.
Nell’ottica della lotta allo spreco, ma anche della condivisione solidale e del recupero, al gazebo OPSA si troveranno le SorPRENDIMI bag: con una piccola donazione si riceverà una spesa solidale a sorpresa (food e non food) .
OPSA in Prato: non perdetevi gli appuntamenti
Questo evento è per OPSA un’occasione di condivisione e aggregazione solidale, ma anche una grande opportunità per pensare a come valorizziamo l’imperfezione e promuoviamo la sostenibilità nella vita quotidiana. Lo faremo sempre con il sorriso, utilizzando il linguaggio della cucina con i cooking show, quello del talk-cabaret delle “interviste imperfette” e quello della musica con i diversi momenti di intrattenimento previsti sabato e domenica.
I cooking show a OPSA in Prato
Alle 18.30 Cristina Biollo (giovedì), Stefania Autuori (venerdì) e Anna Maria Pellegrino (domenica) porteranno in Prato la loro cultura gastronomica proponendo dei cooking show con il “recupero” come filo conduttore. Mentre il sabato e la domenica nella fascia prepranzo protagonista sarà APPE (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi).
Giovedì 20 giugno con Cristina Biollo la parola d’ordine sarà improvvisazione: la chef, infatti, partirà dalla domanda “cosa posso creare con quel che ho in frigo?”. Venerdì 21 giugno, invece, Stefania Autuori porta a tavola in modo intelligente e creativo quel che abitualmente scarteremmo dalla lavorazione dei cibi, proponendo due salse vegetali da abbinare a piatti freschi estivi. “Cucina senza scarti”, invece, è l’idea alla base del “minestrone bello, buono e bravo” che proporrà Anna Maria Pellegrino domenica 23 giugno: una modalità di preparazione e cottura che consente di risparmiare materia prima, tempo, energia e restituisce un piatto completo da tutti i punti di vista, anche dell’etica.
Sono 4 i cooking show proposti da APPE nel fine settimana: il filo conduttore del sabato saranno i risotti, il pesce la domenica. Il sabato alle 11.30 lo chef Giacomo Allegra del ristorante il Console di Saccolongo e il maestro gelatiere Guido Zandonà della gelateria Ciokkolatte di Padova proporranno il Bianco di Seppia, risotto al Sauvignon Blanc con gelato di ragù di seppia e nero di seppia (vincitore del concorso Gelato a 2 a Longarone nel 2019). Mentre alle 12.30 lo chef Alessandro Chiarotto preparerà il Risotto al Morlacco con Fiori di Zucca.
Domenica 23 Giugno alle 11.30 lo chef Malvin Hoxha del ristorante la Gourmetteria di Padova proporrà un Tris di Baccalà (alla Vicentina, Mantecato e alla Cappuccina) e altre interpretazioni del Baccalà secondo la filosofia del recupero. Poi, alle 12.30 i cuochi Pescatori di Chioggia prepareranno le Polpettine di Chioggia, ricetta di recupero con molluschi e verdure stagionali del territorio, e “A_vanzi d’A_Mare”, un’esplosione di sapori marini, realizzate con cura per trasformare i migliori molluschi avanzati in una delizia irresistibile.
“Interviste imperfette”: di cosa si tratta?
Sabato 22 e domenica 23 spazio, a partire dalle 20, spazio alle “interviste imperfette”. In questo divertente format, a cura della giornalista Micaela Faggiani e della stand up comedian Triana Cattin, ascolteremo le esperienze e le riflessioni attorno all’idea di imperfezione di famose figure istituzionali, politiche, professionisti e imprenditori.
Quattordici figure istituzionali, politiche, imprenditoriali, sportive e artistiche del nostro territorio porteranno la loro esperienza e rifletteranno sull’idea di “im-perfezione di qualità”, filo conduttore di tutta la manifestazione OPSA in Prato. Che idea hanno gli intervistati di imperfezione? E, quando essa è associata allo “sbaglio”, cosa rappresenta in termini di esperienza e crescita? Domande che suggeriscono riflessioni profonde, ma inserite in un contenitore definito (al massimo 10 minuti a intervista) e con un duo di conduttrici incalzante tra l’approccio giornalistico di Faggiani e la prontezza comica di Cattin. Chi parteciperà alle “interviste imperfette”?
Sabato 22 giugno il debutto è di Margherita Colonnello, assessora al Sociale, Integrazione e Inclusione sociale del Comune di Padova. Dopo di lei due olimpionici: il campione di canottaggio Rossano Galtarossa e la velocista Manuela Levorato. Poi, don Luca Facco, vicario episcopale per i rapporti con le istituzioni e il territorio. A seguire la presidente Appe Federica Luni, l’artista Giorgio Bellingardo di Re-Convert Ars, e la cantante Chiara Luppi.
Domenica 23 giugno l’inizio delle “interviste imperfette” è di alto livello istituzionale con il prefetto di Padova Francesco Messina, cui segue la rettrice dell’Università Daniela Mapelli. Dopo di lei è il turno di Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova e di Unioncamere Veneto, e del vicepresidente della Provincia Daniele Canella. Poi, il presidente del Maap Mario Liccardo e il presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro. L’ultima intervista imperfetta avrà come protagonista Laura Toffanin della sartoria sociale Lopup.
OPSA in Prato: intrattenimento musicale per tutti i gusti e abilità
Numerosi saranno i contributi musicali durante OPSA in Prato: sabato 22 giugno si comincia alle 19 con l’Andamento Lento Band, una delle formazioni artistiche nate dai laboratori di musicoterapia che si conducono regolarmente all’Opera della Provvidenza S. Antonio. Alle 21.30 il pubblico sarà protagonista nel Canta Canta Show proposto da Ale Pascali che, in veste di vocal coach, sarà affiancata anche da alcuni coristi provenienti dalle sue formazioni.
Domenica 23 giugno alle 12 il Prato risuonerà delle potenti note dell’Orchestra di Cartone, anche questo un ensemble che si è formato nei laboratori di musicoterapia dell’OPSA. E l’OPSA sarà ancora protagonista alle 19 con le performance di alcuni suoi collaboratori all’insegna della multiculturalità: lo swahili sarà la lingua comune di due canti tradizionali, che sono anche preghiere, proposti da alcuni collaboratori dell’Opera della Provvidenza provenienti da stati diversi dell’Africa. Tradizionale sarà anche la Bharatanatyam Dance, la danza in cui si esibirà un gruppo di suore della Congregazione delle Francescane Clarisse del Kerala (India). Chiudono il programma musicale domenica alle 21.30 il FolkStudio, insieme a Laura Pirri e al Mimo Charlie, con il loro tributo alla musica italiana d’autore dagli anni Sessanta.
Fatevi una sorpresa solidale
In Prato al gazebo di OPSA, con una piccola donazione a favore della struttura, si potrà ricevere una SorPRENDIMI bag, vera e propria “spesa solidale a sorpresa”. I prodotti contenuti (food e non food), che si scopriranno solo aprendo la bag, sono stati donati da alcuni partner proprio per OPSA in Prato.
Im-perfezioni di qualità: la parola ai protagonisti
don Roberto Ravazzolo, direttore generale OPSA: «Im-perfezioni di qualità, lo slogan che abbiamo scelto per OPSA in Prato, potrebbe sembrare una contraddizione, in quanto la qualità è comunemente legata alla perfezione. Ma il meccanismo della perfezione rischia di generare una cultura dello scarto, perché giustifica a priori l’eliminazione o l’emarginazione di ciò che perfetto non è.
Il cibo è per noi una metafora perché, se indigna lo scarto alimentare o di materie prime, ancor di più urta che venga penalizzato chi non risponde a certi standard di autonomia, bellezza, forza, intelligenza. Spesso dividiamo le persone in abili e disabili, capaci e incapaci, perfetti e imperfetti. Ma nessuno possiede tutte le abilità, e chi non è capace di fare qualcosa non significa che non sia capace di fare nulla. La non perfezione non preclude una vita di qualità!
assessora al sociale Margherita Colonnello: Accettare l’imperfezione significa accettare la diversità e l’unicità. Questo evento ci lancia una sfida invitandoci a valorizzare l’imperfezione pensando al cibo. Cogliendola, il pensiero corre, sempre in antitesi, ai luoghi dello spreco e a quelli del bisogno, all’etica e all’estetica. Siamo chiamati, pertanto, a restare sempre in equilibrio nella dimensione dell’imperfezione, la sola via che conduce all’inclusione.
Scaricate la locandina per consultare il programma completo di OPSA in Prato e organizzatevi per partecipare.
Un grazie speciale va già da ora ai tanti collaboratori e volontari OPSA che hanno reso possibile la realizzazione di questo importante progetto.
Se desiderate prenotare un tavolo per una comitiva numerosa, scriveteci a info@operadellaprovvidenza.it.