Ci sono film e registi “coraggiosi” per antonomasia, ma ci sono lavori realmente “coraggiosi”. “PerdutaMente” è il film documentario, nelle sale cinematografiche il 14,15,16 febbraio, che il regista Paolo Ruffini assieme ad Ivana Di Biase hanno girato su una realtà tanto silenziata quanto scomoda: il morbo di Alzheimer.
Un film documentario, visto il tema affrontato, inevitabilmente duro ma girato con delicatezza e grande sensibilità. Paolo Ruffini entra nelle case delle famiglie con un ammalato di Alzheimer e documenta come la persona sia assistita giorno per giorno con pazienza, dedizione e amore. Entra nelle case e nelle vite di mariti, mogli, madri, nipoti e ascolta; ascolta e scopre che costoro non soffrono meno di chi perde pian piano la memoria perché portano anche loro, indirettamente, la croce dell’oblio.
Il filo rosso della narrazione, ovviamente, affronta il tema della cura e della guarigione: per l’Alzheimer, sappiamo bene, purtroppo, non c’è guarigione, però c’è una cura, quella dell’amore, amore di chi assiste ma, ed è una bella sorpresa, l’amore che il malato restituisce a colui o colei che lo accudisce in forme a volte misteriose, incomprensibili.
“PERDUTAMENTE” arriva in sala il 14,15 e 16 febbraio.
