Servizio Sociale

Il Servizio Sociale dell’Opera della Provvidenza S. Antonio è stato istituito alla fine degli anni Novanta, in occasione di una significativa intensificazione dei rapporti di collaborazione con i Servizi Sociali territoriali.

Esso collabora strettamente con l’ufficio di Segreteria che gestisce le pratiche amministrative relative agli ospiti della struttura.

Uno dei compiti principali del Servizio è quello di curare il processo di accoglienza di un nuovo ospite: riceve la segnalazione dai Servizi Sociali territoriali, acquisisce la documentazione necessaria ad una prima valutazione della richiesta e, dopo il parere favorevole della Direzione Sanitaria, contatta la famiglia della persona disabile per comprendere meglio le aspettative dei familiari e accompagna questi ultimi a conoscere la struttura e i suoi servizi.

Al momento dell’ingresso del nuovo ospite gli assistenti sociali dell’Opera della Provvidenza perfezionano le pratiche amministrative con le Aziende U.L.S.S. e con le Amministrazioni Comunali e, qualora sia necessario, accompagnano i familiari del nuovo ospite nella richiesta all’autorità giudiziaria di nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno.

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Per tutto il tempo in cui la persona disabile è accolta presso la struttura gli assistenti sociali dell’O.P.S.A. continuano la collaborazione con i Servizi Sociali territoriali e l’Autorità Giudiziaria, aggiornandoli sulla situazione dell’ospite e su problemi che possono eventualmente insorgere. Da qualche anno, infine, i laureandi in Scienze del Servizio Sociale possono svolgere il loro tirocinio presso l’Opera della Provvidenza.

Presso i Centri Servizi “Casa Madre Teresa di Calcutta” e “Casa S. Massimiliano Kolbe” è attivo un Servizio Sociale che opera congiuntamente con quello dell’Area per Disabili dell’Opera della Provvidenza.

Esso mantiene i contatti con i Servizi Sociali del territorio e con gli uffici delle U.L.S.S. e dei Comuni che gestiscono la residenzialità e la semiresidenzialità delle persone anziane. L’assistente sociale, inoltre, accompagna il malato e i suoi familiari nel percorso di conoscenza della struttura e li segue nelle varie fasi dell’inserimento. Anche dopo il ricovero, continua a mantenere stretti contatti con i familiari aiutandoli a rimodulare il progetto assistenziale in funzione dell’evolversi dei problemi causati dalla malattia.

Fin dall’attivazione del Centro Servizi “Casa Madre Teresa di Calcutta” il Servizio Sociale è stato spesso contattato da familiari di persone affette da demenza non tanto per un eventuale inserimento nella struttura, quanto per avere informazioni e orientamento sulla rete dei servizi socio-sanitari presenti nel territorio e sulle risorse dedicate alla non autosufficienza. Anche se questo ruolo di consulenza non rientrava nel compito specifico del Servizio si è ritenuto di dover comunque dare informazioni e indicazioni a persone che non riuscivano a trovare risposte ai loro interrogativi.

Questo impegno si è concretizzato in centinaia di “consulenze telefoniche” ed è stato il primo passo verso l’istituzione del “Centro di Ascolto Alzheimer” che dal 2009 è attivo presso la struttura. Ancora oggi, però, l’assistente sociale collabora con il “Centro di Ascolto Alzheimer” fornendo consulenze specifiche e dando il proprio contributo nei corsi di formazione da esso organizzati